Chi si ricorda più oggi di Jason & The Scorchers? Eppure sono ancora in circolazione. Eppure per un formidabile quadriennio, durante il quale pubblicarono due mini e due album uno più travolgente dell’altro, furono uno dei gruppi più eccitanti del rock a stelle e strisce. Eppure inventarono qualcosa che in senso stretto non si era mai udito prima: di quanti altri lo si può dire da trent’anni in qua?
Io me ne ricordo al punto che ho i dischi vecchi e fighi, quelli meno vecchi e meno fighi, e nelle miste metto sempre “Last time around” e “Ocean of doubt”,
E Absolutely Sweet Marie no? Non so le altre nove (OK, una sì, All Along The Watchtower fatta da Hendrix), ma di sicuro una delle dieci migliori cover di Dylan, di sempre e di chiunque.
Me li facesti comprare tu. Conservo FERVOR come una reliquia.
Mi ricordo bene anch’io dell’articolo e del gruppo, ogni tanto me li risento con piacere. All’epoca mi piacquero anche Tex & The Horseheads, il loro Tot ziens/Live in Holland ha un suono bello ruspante anche se un pò sguaiato ed una gran copertina.
Una bellissima e poco conosciuta -almeno credo- cover di Dylan l’ha fatta il compianto Willy Deville; la sua versione di Billy apre un live a Berlino del 2002 e non ha niente da invidiare all’originale.
Grande band gli Scorchers! Peccato poi si siano un po’ persi con produzioni che hanno rasentato l’hard rock più banalotto. Sommessamente però consiglio l’ultimo Halcyon Times del 2010, un disco Americana piacevolissimo
Complimenti per il blog, che leggo sempre con grande piacere 😉
Più che rasentare l’hard ci si tuffarono proprio a pesce, con risultati non esattamente memorabili. Ovviamente, per legge di Murphy, l’album che citi non l’ho mai ascoltato.