Piccolo orgoglio di allora giovane critico: l’essere stato il primo in Italia a recensire Jesus And Mary Chain (il singolo Upside Down). E annunciandoli come una sorta di – ahem – Secondo Avvento.
Piccolo orgoglio di allora giovane critico: l’essere stato il primo in Italia a recensire Jesus And Mary Chain (il singolo Upside Down). E annunciandoli come una sorta di – ahem – Secondo Avvento.
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Me lo ricordo questo articolo, altroché. Così come rimembro l’autentico “sconcerto” al loro primo ascolto. E anche al secondo. Poi dal terzo ho cominciato a vedere la luce. Dopo il quarto avevo una cassettina da 46 minuti pronta per loro …. 😉
Grande orgoglio, Eddy. E ricordo benissimo quella recensione del primo singolo Upside Down: è lì forse che è scattata definitivamente la fiducia in te. Non avevo ancora sentito nulla, ma avevo capito che non stavi sparando cazzate.
In queste pagine si sente ancora il gusto per la scoperta di un modo diverso di suonare, il bisogno che avevamo di “musica che fa venire voglia di spaccare la faccia alle teste di cazzo”. Che è esattamente quello che manca al rock da parecchi anni.
se Boyle non li ha messi in cerimonia d’apertura non sono importanti 🙂
Se Sofia Coppola li ha messi in Lost In Translation – e in che scena poi! – sono importanti sì. 🙂
cazzo sì. a me si liquefa il cuore ogni volta, con quella scena…
Quanto mi trovo d’accordo pure sui Cocteau Twins…
Non ricordo se fu a seguito di quest’articolo oppure di un altro che comprai “a scatola chiusa” il disco in questione.
Lo considerai, e lo considero tuttora, una delle peggio “sole” che ho preso, musicalmente parlando, nella mia vita.
Scusatemi, ma i JMC non sono mai riusciti a piacermi. In pratica una sorta di Ramones + feedback. Solo che le canzoni dei Ramones sono di gran lunga migliori.
Prima la cronaca e poi la Storia hanno stabilito altrimenti. Poi i gusti son gusti, tanto per ripetere la solita banalità.
Per la cronaca possiamo anche essere d’accordo. Per quel che riguarda la storia (soprattutto quella con la esse maiuscola) permettimi di avere qualche dubbio in proposito…
Forse bisognerebbe avere anche la capacità di passare sopra i propri gusti. Anche se a uno può stare ancora sul cazzo che a Newport Dylan abbia suonato elettrico.
http://www.allmusic.com/album/psychocandy-mw0000652509
http://altmusic.about.com/od/1980s/fr/The-Jesus-And-Mary-Chain-Psychocandy.htm
http://www.audiophinyl.com/2009/03/jesus-and-mary-chain-psychocandy-rhino.html
http://www.bbc.co.uk/music/reviews/xh25
http://drownedinsound.com/releases/16544/reviews/4143612
http://www.dustedmagazine.com/features/515
http://www.nme.com/list/50-druggiest-albums-ever/204660/article/204772
http://www.ondarock.it/pietremiliari/jesusandmarychain_psychocandy.htm
http://www.pastemagazine.com/action/article/3178/review/music/the_jesus_and_mary_chain_reissues
http://pitchfork.com/reviews/albums/11882-psychocandy-darklands-automatic-honeys-dead-stoned-dethroned/
http://pitchfork.com/features/staff-lists/5882-top-100-albums-of-the-1980s/8/
http://thequietus.com/articles/07301-jesus-and-mary-chain-psychocandy
http://www.robertchristgau.com/get_artist.php?id=649&name=The+Jesus+and+Mary+Chain
http://www.rollingstone.com/music/lists/500-greatest-albums-of-all-time-20120531/the-jesus-and-mary-chain-psychocandy-19691231
http://www.slantmagazine.com/music/feature/best-albums-of-the-1980s/308/page_7
http://www.sputnikmusic.com/review/1519/The-Jesus-and-Mary-Chain-Psychocandy/
http://www.trouserpress.com/entry.php?a=jesus_and_mary_chain
http://www.ultimate-guitar.com/reviews/compact_discs/the_jesus_and_mary_chain/psychocandy/index.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Psychocandy
Dubiti dell’esistenza di: My Bloody Valentine, Spacemen 3/Spiritualized, Dinosaur jr., Pixies, Teenager Fanclub, Oasis, Mercury Rev, Black Rebel Motorcycle Club…? (a mia volta non amo molto i Ramones, ma non mi sognerei mai di dire che non hanno fatto la Storia!)
I fatti, Watson, i fatti! (cit.)
Un piccolo omaggio.
http://conventionalrecords.wordpress.com/2012/09/05/45-45s-at-45-just-like-honey-the-jesus-and-mary-chain-1985-1445/
Danghiù!
quando vidi il video di “just like honey” trovai il pezzo favoloso. cazzo, corro a comprare il 33. all’epoca leggevo rockstar e la recensione, di cui non ricordo l’autore (sisti? vigorito?) stroncava il disco come un blando pasticcio cacofonico. visto quanto costavano i dischi all’epoca, ci si andava cauti con gli acquisti “al volo” e un disco di merda sarebbe stato una disgrazia. decisi di soprassedere.
pochi mesi dopo, visto che i miei gusti ormai erano lontani da quella rivista, decisi di cambiare fonte e comprai il mucchio selvaggio. nella recensione dei concerti trovo la tua del concerto dei JAMC a Torino. ricordo ancora a memoria questo passo “il concerto dei JAMC doveva essere l’avvenimento dell’anno. lo è stato”. ero in vacanza con i miei in trentino. praticamente passai il resto dei giorni aspettando solo di tornare a casa per fiondarmi in un negozio a comprare psychocandy. avevo 35 mila lire. volevo comprare anche l’album bianco. il tempo di posare le valigie e corro in centro, giro 5 negozi, e trovo Psychocandy a 14 mila lire in uno e l’album bianco (versione dmm tedesca, vinile bianco) a 21 mila in un altro. ricordo quel giorno come uno dei più belli della mia vita.
l’estate dopo leggo la tua rubrica sui 45 giri, che nel frattempo è diventato un punto di riferimento. anche lì ero in vacanza con i miei in sardegna. nel preambolo parlavi di come i 45/12″ fossero sempre meno richiesti etc. concludendo con, cito a braccio “peccato perché al cinemino dell’analogico questo mese si proiettano pellicole niente male” singolo del mese: “april skies”.
ri-cito a braccio, quasi convinto di sbagliare di pochissimo:
” i JAMC mettono a tacere definitivamente chi li aveva considerati una meteora o peggio un fenomeno da baraccone. sin dalle prime battute, invero memorabili, april skies si presenta come un classico destinato a durare… se avete presente un incrocio tra gli stooges e i monkees avete una chiara idea di cosa siano … sul retro una cover devastata ( e devastante) di Who do you love..”
insomma, altri giorni spesi nell’attesa fino al reperire il 12 pollici, che letteralmente divorai fino all’uscita di Darklands.
mi scuso per la lungaggine del mio personale racconto. consideralo un (minimo) tributo per tutto quello che hai scritto e per la musica che grazie a te ho conosciuto. sto leggendo tutto il tuo blog da giorni e vedere alcune pagine del mucchio e di velvet che hai riportato mi ha emozionato e non poco. grazie ancora.
ciao
Riccardo
Che dire? Grazie a te. Ma un enorme GRAZIE.