Qualche mese fa mi sono ritrovato a scrivere, quasi esattamente un quarto di secolo dopo il primo, un secondo articolo su Tav Falco. Decisamente più lungo (c’era del resto tanto altro da raccontare), approfondito e articolato di queste tre paginette che alla rilettura si sono rivelate punteggiate di inesattezze. Chiedo venia ma davvero, pre-Internet, raccogliere materiali sugli artisti più oscuri era impresa improba e che esponeva alla figuraccia.