Amiamo alla follia la loro musica, che è armoniosa e disarmonica insieme, orecchiabile e ostica, raffinatissima e grezza, piena di pause estatiche e accelerazioni frenetiche, minimale e complessa, sempre disposta all’esperimento, colta, primitiva, lasciva, nervosa, sepolcrale, estrosa ma prona a una sua disciplina, genialmente sconclusionata, dalle geometrie – ardite e inusuali – a loro modo perfette: benvenuti nel magico mondo dei Pixies. Dal numero 25 di “Velvet”, ottobre 1990.