Paolo Nutini – Caustic Love (Atlantic)

Paolo Nutini - Caustic Love

Giù il cappello per Paolo Nutini: che dopo avere non solo replicato ma incrementato con “Sunny Side Up” il già fenomenale successo del debutto “These Streets” (quasi due milioni e mezzo di copie vendute in giro per il mondo) invece di ripassare subito all’incasso si è preso la bellezza di cinque anni per confezionare “Caustic Love”. Due trascorsi in tour, il resto in un viaggio tutto interiore alla ricerca delle proprie radici. Giù il cappello per Paolo Nutini, che questo tempo l’ha dedicato a cercare una sua voce definitivamente personale, lui che dalla natura è stato benedetto con una di quelle di cui si diceva che “potrebbe cantare l’elenco del telefono”. Tipo il suo conterraneo Rod Stewart, che poi l’elenco del telefono ha finito per cantarlo troppe volte, diventando sì ricchissimo ma anche patetico. Giù il cappello per Paolo Nutini, un giovane di quelli di una volta almeno in questo senso: che il primo album lo ha pubblicato quando giovane lo era sul serio, diciannovenne appena. E che non si è fatto fregare da quanti dicevano che era il perfetto controaltare al maschile di Amy Winehouse: lui ventisette anni li ha compiuti da poco e pare assolutamente determinato ad arrivare a compierne ventotto, ventinove, trenta… eccetera. Giù il cappello per Paolo Nutini, che ha capito che quelli che rimproveravano ai suoi primi due dischi una mancanza di messa a fuoco, di un filo conduttore nel loro vagare fra stili, proprio tutti i torti non li avevano. E allora ha scelto di scegliere e ha scelto la vita, ha scelto il soul.

Definitivamente? Vedremo. Per intanto “Caustic Love” è un disco che quasi non ci si crede che a realizzarlo sia stato un giovanotto scozzese. Ci trovi dentro i Temptations psichedelici oltre che funk (Scream) e Sam Cooke (One Day), il Van Morrison più negro (Better Man) e Prince (Diana), un duetto in vitro con Bettye LaVette (Let Me Down Easy) super romantico e uno in carne e corde vocali con Janelle Monae (Fashion) che trasuda sesso. E per chiudere una bella ballata rock’n’roll come Someone Like You poco dopo che Bill Withers è andato a trovare D’Angelo (Looking For Something) per ricordagli come si fa e chiedergli che aspetta a farlo di nuovo. Giù il cappello per Paolo Nutini.

Pubblicato per la prima volta su “Blow Up”, n.193, giugno 2014.

4 commenti

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4 risposte a “Paolo Nutini – Caustic Love (Atlantic)

  1. Fast23

    Disco veramente straordinario. ‘Iron sky’ è un pezzo geniale. Complimenti per il blog, Maestro

  2. Venerato consigli anche i dischi precedenti di Nutini ?

  3. Massimo P.

    L’ho ascoltato per intero solo adesso. Davvero splendido. Di un’altra categoria.

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