Se si considera che “Underwater Sunshine”, che vedeva la luce nella primavera del 2012, è una raccolta di cover erano sei anni che i Counting Crows non pubblicavano un album “vero”, intervallo decisamente lungo per quanto riempito, oltre che dal disco succitato, anche da ben quattro live (gli spettacoli dal vivo da sempre “la” specialità della casa) e un mini “Best Of”. Alla prima uscita in studio dopo il divorzio (matrimonio durato diciotto anni) dalla Geffen, Adam Duritz e soci sporgono come biglietto da visita gli 8’21” di Palisades Park: canzone magnifica nel suo contenerne diverse di canzoni, una delle quali idealmente dello Springsteen di “The Wild, The Innocent & The E Street Shuffle”, una di Joni Mitchell all’altezza di “The Hissing Of Summer Lawns” e minimo un paio del Van Morrison dei primi ’70. Sembrerebbe già un azzardo, ma che ne dite di questo? Il brano che è stato scelto per anticipare l’album è… Palisades Park. Quando davvero una qualunque delle tracce che gli van dietro – più delle altre una vivace e orecchiabilissima Earthquake Driver, quella ballata clamorosa di God Of Ocean Tides e l’energica e scandita da un riff istantaneo Scarecrow – avrebbe funto meglio alla bisogna.
Ora: posso capire – analiticamente – le ragioni per le quali questo complesso californiano è inviso a tanta parte della critica d’Oltremanica e oltre Atlantico. Che sia, o possa apparire, un concentrato di stereotipi di un modo di declinare Americana codificato pressoché per intero da The Band è fuori discussione. Ma a me sembra anche che nella popular music quello dell’originalità sia un falso problema e che i Counting Crows siano un gruppo di qualità superiore sia per scrittura che per capacità tecniche. Né ho mai sentito in loro (poi magari sbaglio) insincerità.
Pubblicato per la prima volta su “Audio Review”, n.356, ottobre 2014.
Caro Eddy, quali sono i dischi che devo avere dei Counting Crows oltre a questo ?
Grazie
Sarò banale: “August And Everything After”.
Grazie Eddy !
In effetti la vera domanda difficile da fare al Venerato è: qual è l’album dei Counting Crows da avere OLTRE ad August and Everything After?