Già trentenne quando i suoi rumorosi ma melodiosi Girls pubblicavano nel 2009 il primo di tre album e dunque esordiente tardivo, per quanto con l’ottima scusa di una vita parecchio complicata e sofferta, l’americano della Florida Christhopher David Owens è da allora che prova a rifarsi del tempo perduto. Il debutto da solista “Lysandre” data 2013, “A New Testament” gli è andato prontamente dietro l’anno dopo ed è ora la volta di questo “Chrissybaby Forever”. La sua uscita migliore ed è un crescendo, la testimonianza definitiva dello sbocciare di un talento di cui nei dischi con la band non si coglievano che promesse vaghe e nel pop barocco della prima uscita in proprio non molto più che una singola canzone indimenticabile (Part Of Me) e altre due o tre graziose. Meglio il country screziato di gospel e blues di un seguito senza un apice al pari vertiginoso ma nel complesso più solido. Ancora superiore, e oltre che il più incisivo il più variegato del lotto, un album nuovo che di brani fenomenali ne regala diversi fra la quindicina (sarebbero sedici, ma la Intro che lo inaugura è invero fulminea) che vi sfilano.
In ordine di apparizione alla ribalta: il power pop da manuale e da urlo Another Loser Fuck Up; una Music Of My Heart irresistibilmente reggata; una Heroine (Got Nothing On You) che più Buddy Holly non si potrebbe nemmeno resuscitandolo Buddy Holly; il vaudeville fra Beatles e Kinks What About Love; una lenta e incantata (voci femminili, organo chiesastico e batteria metronomica) I Love You Like I Do; il folk-pop alla Violent Femmes Come On And Kiss Me. Ecco: per quanto il minutaggio sia contenuto “Chrissybaby Forever” rischia ogni tanto di perdere il filo del discorso, ma è peccato venialissimo, sempre che di peccato si tratti.
Pubblicato per la prima volta su “Audio Review”, n.366, agosto 2015.
Ho comprato ed ascoltato, molto bello, ti fa venire voglia di rimetterlo su subito