Per Alan Vega, che ci ha lasciati ieri a settantotto anni e solo iddio sa come ha fatto ad arrivarci, a settantotto anni. Qui provavo a spiegare perché i Suicide sono stati uno dei gruppi più importanti della storia tanto del rock che dell’elettronica. E, alquanto paradossalmente, pure del pop.
Grande perdita maledizione, non ci scorderemo facilmente del 2016
neanche a farlo apposta bruce l’ha citata su drive all night l’altra sera a roma
Grande Bruce !
Bruce è sempre stato un fan di Alan Vega ed agli esordi avevano condiviso qualche live set. Non fu un abbinamento impossibile a pensarci bene, visto che molte canzoni dei Suicide non erano altro che rock ‘n’ roll “nascosto” dall’ elettronica.
“Nebraska” = Suicide con la chitarra acustica al posto di synth e drum-machine.
Ho consumato letteralmente i primi due dei Suicide, per me seminali come i Velvet Underground, di cui forse furono, come attitudine, i più accreditati eredi. Muoiono comunque i protagonisti, ma la loro scia è ben lunga da esaurirsi. Una lacrima, non quella di Frankie però…
ver vero, mai nessuno come loro