Non c’era una ragione particolare per recuperare proprio oggi questo classicone (una volta) misconosciuto della psichedelia. Se non che ieri sera mi è venuta voglia di fargli fare un giro e… wow…
Che ci si continui a riferire a quello che fu l’unico 33 giri pubblicato dai losangeleni Damon come a una delle rarità monstre della psichedelia fa un po’ sorridere e che la comunque sempre e straordinariamente benemerita Now Again provi a spacciarlo come un’incredibile riscoperta pure, e di più. Vero è che per una copia di quelle che possono essere ritenute le due stampe originali di “Song Of A Gypsy” (una con copertina chiusa in bianco e nero con il volto del capobanda disegnato sul davanti, l’altra apribile e nera con nome del gruppo, simbolino e titolo impressi in oro) sono stato chiesti (e pagati) quei cinquemila euro. Nondimeno l’album ha avuto tante di quelle riedizioni, legali e no, che da lungi fra gli appassionati la sua conoscenza è diffusa. A chi arriva adesso confiderò che ovviamente non vale la cifra di cui sopra, ma per la semplice ragione che mai disco al mondo ha giustificato un simile esborso. Quei venti o trenta-trentacinque euro che siano (a seconda che optiate per il digitale o l’analogico) questa ristampa superespansa li merita invece tutti.
Anche solo per i dieci brani del programma di base, posso garantirvi, giacché nel momento in cui scrivo queste righe ancora non mi è stato dato di testare la bontà che di una – la turbinosa Oh What A Good Boy Am I, al tempo (1968) retro di un singolo – delle ben venti bonus. Sempre naturalmente che vi interessi un rock iperlisergico ebbro di fuzz e tutto immerso in un fantasmagorico Oriente dell’anima. Potreste fare una prova testando il lamentoso raga Don’t You Feel Me, un Funky Funky Blues molto più 13th Floor Elevators che Famous Flames, o una Birds Fly So High di stralunato romanticismo.
Pubblicato per la prima volta su “Blow Up”, n.187, dicembre 2013.
http://www.nowagainrecords.com/r-i-p-damon/
😦
Ma che diamine… mica lo sapevo…
sincronicity purtroppo non voluta. gran bel disco comunque, lo frequento da anni e piace sempre farne un ripasso. stasera lo cerco e lo mettio su in memoriam