È in edicola da alcuni giorni il numero 388 di “Audio Review”. Contiene mie recensioni dei nuovi album di Bonnie Prince Billy, Black Angels, Black Lips, Ray Davies, Justin Townes Earle, Faust, Feist, Fleet Foxes, Hawkwind, Taj Mahal & Keb’ Mo’, Kevin Morby, Pond e Slowdive, di una raccolta di Wilko Johnson e di una ristampa di Ernest Ranglin. Nella rubrica del vinile ho scritto di Herbie Hancock.
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eddy, ce lo dai un parere-lampo su ‘Americana’ dello zio Ray Davies? Io, a primo acchito, sono rimasto un po’ così…
Io anche di secondo, terzo e quarto.
ah, allora mi conforto, le orecchie al momento non hanno bisogno di tagliandi. Purtroppo con lui le aspettative sono sempre altissime, ma stavolta le rughe sulla specialità della casa (la spettacolare capacità di scrittura) affiorano spesso e un senso quasi di noia si impossessa dell’ascoltatore. Peccato, confronto impietoso con il passato, ma non con quello ovvio e remoto, anche solo con quello prossimo di un capolavoro passato criminalmente sotto silenzio (almeno dalle nostre parti) come “Working Man’s Cafè”