Io ne ho visto cose che voi umani che negli anni ’80 non c’eravate non potreste immaginarvi. OK, avete YouTube. Ma non è proprio come esserci stati, eh?
Io ne ho visto cose che voi umani che negli anni ’80 non c’eravate non potreste immaginarvi. OK, avete YouTube. Ma non è proprio come esserci stati, eh?
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C’ero anch’io per X e Police !
Esiste ancora il cinema Massaua?
È diventato un multisala. A memoria ricordo di averci visto, oltre agli X, Blasters, Green On Red, Robyn Hitchcock e Julian Cope.
Dan Stuart é ancora in giro, nonostante tutto. Il 21 aprile sará al Bronson di Ravenna con i Long Ryders.
Ok….. chi è X ?
Gruppo punk di Los Angeles i cui primi dischi sono stati prodotti da Manzarek. I primi due dischi non dovrebbero mancare in nessuna discografia casalinga.
Fai pure anche il terzo, và 🙂
Io metterei anche il quarto 😎
A dirla tutta preferisco il live e ‘see how we are’ 😎
Giusto ! Dimenticavo il live e See How We are !
Con Giancarlo abbiamo avuto un appassionato scambio di opinioni sul suo blog “Turrefazioni”, concordando alla fine sul fatto che, checché se ne dica, ad essere stati giovani ed appassionati di musica negli anni ’80 siamo stati fortunati eccome. Il Venerato porta altri elementi a suffragio della nostra teoria.
Oltre ad essere giovani ed appassionati, bisognava abitare in determinate zone dell’Italia … Nell’estremo nordest, dove io abito, arrivavano meno artisti. X e Gabriel ad esempio non ci sono mai passati. Ciononostante è vero che gli ottanta, a dispetto del clichè negativo che li vede come un periodo buio nella musica, sono stati forieri di grandi cose.
Non si parlava tanto, io ed il Turra, di concerti, ma proprio di dischi che ti cambiavano la vita! Anche con Federico Guglielmi (https://lultimathule.wordpress.com/2018/02/24/1988-la-mia-playlist/) ci siamo trovati d’accordo sul fatto che, cito il Federico: “Il problema della cattiva reputazione degli anni ’80 sta nella qualità di molta della musica emersa a livello di massa. Il rock underground o comunque non di massa ha offerto cose favolose”. Va da sé che, in addition, aver potuto assister a certi live act…
“those important years” mica per niente, no? 🙂
Esatto!
a parte Ry Cooder (a quindici non ero ancora pronto per quelle musiche di frontiera), in tutti gli altri c’ero anch’io.
E non posso che commuovermi al solo ricordo. In quel 1980 ci furono anche al vecchio Ruffini Madness, Devo e Tubes…(anche Lou Reed se non vado errato, ma lo mancai). Poi…beh…i Clash gratis alla Festa dell’Unita’, di cui chi c’era ha memoria per svariati motivi…
Formidabili quegli anni
Devo al Ruffini… Prima volta che vidi un radiomicrofono…
E’ vero che al concerto dei Police i Cramps furono fischiati ? Come i Simple Minds con Gabriel, ma non so se fosse lo stesso tour….
Sul palco, dall’accendino in su, arrivò di tutto. Ho chiaramente impressa nella memoria l’immagine di due roadie dei Police che, durante il cambio di strumentazione, raccolgono un salame vicino alla batteria e scoppiano a ridere istericamente.
Il pubblico di Peter Gabriel invece ai Simple Minds riservò un’educata indifferenza, per quanto ricordo.
Mai come Baglioni prima di Springsteen alla data del tour di Amnesty International del 1988, proprio a Torino se non ricordo male.
un salame? Magari c’era Jacovitti tra il pubblico 🙂
Bottiglia di vetro della Centrale: civiltà. Oh si, ne abbiamo viste cose…