Sperare non costa nulla e allora sì, speriamo che “Inferno” (titolo in singolare contrasto con un lavoro dal languido al vivace, depresso mai) dia continuità a quella che, per il quasi sessantaduenne musicista australiano, è la quarta fase di una carriera quarantennale. In fondo sono passati “solo” tre anni e mezzo da “Songs To Play”, quando quello lo si era atteso esattamente il doppio. Fatto è che il nostro uomo – che in gioventù capitanò con Grant McLennan (come dei Lennon/McCartney dell’indie-rock) quei favolosi Smiths ante litteram dei Go-Betweens, intraprese una prima carriera da solista allo scioglimento del gruppo solo per interromperla per una rimpatriata lunga e artisticamente proficua cui poneva tragicamente fine la prematura scomparsa del sodale e amico – dacché si è rimesso giocoforza in proprio si è inventato un secondo lavoro che pesa forse ormai quanto il primo: scrittore. Critico musicale (collaboratore regolare di un paio di testate in patria, con la raccolta The Ten Rules Of Rock And Roll ha vinto il prestigioso Pascall Prize) e biografo, con lo struggente Grant & I: Inside And Outside The Go-Betweens.
Speriamo dunque, giacché non costa nulla, e per intanto stringiamoci forte al petto il settimo album di Robert Forster, godiamoci nove aggiunte a un catalogo comunque cospicuo, per quanto non se ne avrebbe mai abbastanza. Media al solito altissima, si tratti di un folk-pop come No Fame che lucida di incongrua esuberanza un quadretto di desolazione domestica o del rock’n’roll Inferno (Brisbane In Summer), di una Life Has Turned A Page vagamente brazileira o di quella Sweet Jane in sedicesimo che è Remain. Di Crazy Jane On The Day Of Judgement e One Bird In The Sky, che incorniciano con analoghi tragitti dalla malinconia a una misurata esultanza.
Pubblicato per la prima volta su “Audio Review”, n.407, marzo 2019.
Confermo e sottoscrivo la bellezza del disco! https://turrefazioni.wordpress.com/2019/03/01/retronow-linferno-e-un-paradiso-robert-forster/
che bello sapere che c’è e che – magari! – ci sarà ancora
E in questa forma, poi. E come scrive bene, anche: “Grant & Io” è da avere senza esitare, leggere d’un fiato e commuoversi ed esaltarsi e riascoltarsi tutti quei dischi meravigliosi che conosci a memoria.
E che grande classe anche di immagine, come questo video dimostra. Che giardiniere, ragazzi!
ordinato oggi…sono già impaziente come un bimbo la vigilia di natale
(intendo, ‘Grant & Io’, che ‘Inferno’ da un mese in qua l’ho già mandato a memoria…)
Il libro lo amerai come hai amato i dischi, assolutamente 🙂