2019: il meglio del resto

16) Aldous Harding – Designer (4AD)

17) The Long Ryders – Psychedelic Country Soul (Cherry Red)

18) Swans – Leaving Meaning (Young God)

19) Vampire Weekend – Father Of The Bride (Columbia)

20) The Comet Is Coming – Trust In The Lifeforce Of The Deep Mystery (Impulse!)

21) Robert Forster – Inferno (Tapete)

22) Solange – When I Get Home (Columbia)

23) C’mon Tigre – Racines (BDC/!K7)

24) Devendra Banhart – Ma (Nonesuch)

25) Weyes Blood – Titanic Rising (Sub Pop)

26) Pere Ubu – The Long Goodbye (Cherry Red)

27) Kim Gordon – No Home Record (Matador)

28) The Dream Syndicate – These Times (Anti-)

29) Filthy Friends – Emerald Valley (Kill Rock Stars)

30) Peter Perrett – Humanworld (Domino)

20 commenti

Archiviato in dischi dell'anno

20 risposte a “2019: il meglio del resto

  1. Francesco Bernabini

    Bellissmo The Designer di Aldous Harding, il mio disco dell’anno. Vista a Utrecht l’anno scorso, gran bel concerto. Ottimo l’ultimo dei Comet is coming. Suggerisco anche Tropical Fuck Storm e Mega Bog, molto Jim O’Rourke. Da fuori Occidente Ustaad Sami, God i snot a terrorist, concerto commuovente nella Jocobikerk di Utrecht.
    Grazie per quello che scrivi, ottime suggestioni.

  2. Designer ha stupito molto anche me. Sul podio nel mio 2019.

  3. Mi pare che manchi il 15° classificato. Sbaglio?

  4. Inoltre sarei molto interessato a conoscere il tuo parere su tre dischi che mi sono piaciuti molto ma di cui mi pare non hai scritto, almeno qui. Joe Jackson “Fool”; Nilüfer Yanya “Miss Universe”; Jade Bird “Jade Bird”. Grazie

  5. In verità quello di sua maestà JJ mi è piaciuto più di molto

  6. Mauro

    Grazie, Eddy! Come tuo solito mi hai fatto recuperare qualcosa che mi era sfuggito (un grazie speciale per “Walk Through Fire” di Yola, incantevole). Magari un posticino per lo splendido “I Used to Be Pretty” dei Flesh Eaters io lo avrei trovato (al cuor non si comanda), ma va bene così, mi “accontento” della presenza di Long Ryders e Dream Syndicate.

  7. Alessandro Licusati

    Aldous Harding non lo avevo ascoltato, bello

  8. Paolo Backstreet Iglina

    Ma due parole sulla ristampa di 1999 non le hai scritte da nessuna parte?

  9. crstn

    dopo un turno di notte e all’uscita (ore 8.18) contravvenzione sul parabrezza, salto la sosta al bar per quella che si prospettava una mesta colazione.
    mi fermo lungo la strada al supermercato, scovo un dischetto del PRINCIPE (no, non sto parlando di de gregori) “piano & a microphone 1983” e da lì a cinque minuti mi si riempie l’automobile di inatteso groove pianistico.
    cambia l’atmosfera, si allontano i piani di vendetta nei confronti dell’ausiliario del traffico matricola n. 911.
    non so cosa ne pensi il venerato maestro (e lo vorrei sapere…), ma per oggi la serotonina è assicurata.

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