Cosa intendi per “edizione migliore”? Carta, grafica, leggibilità sono assolutamente nella media (medio-alta) dei prodotti editoriali ufficiali italiani e dopo un po’ la copertina non trasmette più quella sensazione un po’ fastidiosa al tatto che dà quando il prodotto è fresco di stampa. E mi sentirei di escludere che questi volumi verranno mai ceduti a qualsivoglia casa editrice. Troppo abissale la differenza di trattamento riservata agli autori da Amazon rispetto all’editoria classica.
Mi spiace non essere presente in libreria ma d’altronde, come spiegato a suo tempo in questo stesso blog, non sarebbe stato in ogni caso possibile se anche avessi optato per la creazione di un’azienda vera e propria e non soltanto di un marchio.
Chiedo venia, ho scritto quelle righe preda di fumi alcolici e mi sono lasciato andare alla prima impressione, si , mi pareva mancasse anche di leggibilità.
Ora ,dopo averlo tenuto sottomano e sotto gli occhi per un po’ devo dire che mi ci sono affezionato e che questa stampa mi piace proprio e non la cambierei.
Anzi, sarò felice di avere anche le prossime.
Buon lavoro Eddy.
Ciao Eddy, non vedo l’ora di averlo tra le mani, spero solo in un carattere grafico minimamente più grande perchè, sai com’e, old rockers never die but they got blind little by little
Francesco, io ‘sta storia del corpo troppo piccolo (che poi è stato anche scelto un carattere ad altissima leggibilità) proprio non la capisco e tieni presente che io pure ho una certa e che, già miope sui dieci anni, adesso un minimo comincio a essere pure presbite. Io leggo abitualmente (non conto “Audio Review” perché mi arriva in pdf) quattro riviste musicali – “Blow Up”, “Rumore”. “Mojo” e Shindig” – e sono tutte (dicasi tutte) stampate in un corpo al massimo uguale a “VMO” o se no, almeno in certe parti, più piccolo. Anche DI TANTO più piccolo. Come fai con quelle, se le leggi?
le leggo, fatico, tutto qui. c’è di peggio nella vita ma visto che il target penso (anche se mi auguro il contrario) sia quello di un lettore con qualche capello grigio un caratterino un po’ più grande…beh, aiuta, anche se capisco che poi alla fine magari vengono fuori che so, 50 pagine in più. Ciao
Il problema sarebbe stato anche quello. Cinquanta pagine in più, una rilegatura forse meno resistente all’usura del tempo, un prezzo più alto o in alternativa una rinuncia da parte mia a x soldi per copia venduta.
Grande Eddy! ti seguo da una vita. Posso chiederti una cosa? Un giudizio sono Letter to you, sono curioso…ma proprio lapidario eh…
Grazie e complimenti ancora!!
filoca
Nel contesto dello Springsteen di questo secolo e non contando l’atipico “Western Stars” è la sua cosa migliore dopo “The Rising”. Nell’insieme della sua discografia si colloca ovviamente dopo tutto quanto pubblicò fino a “Tunnel Of Love” incluso, più “The Ghost Of Tom Joad”. Imho.
mah, se sono rimaste nei cassetti 40 anni a volte, e dico a volte, un motivo c’è. Si non sono male, ma arrivano comunque esime nella produzione del nostro. E Letter to you è sicuramente potabile, megilo di tante ciofeche che ci ha propinato negli ultimi 25 anni ma non è un disco che, a mio avviso, rimmarrà negli annali. Ha dato già molto, difficile chiedergli di più, speriamo di riuscire a rivederlo live qualche altra volta
Autolesionista Bruce sulle canzoni lo è sempre stato. Nel contesto in cui nasce il disco ci stanno ma il fatto che siano le migliori la dice lunga.
Personalmente reputo Western Stars un disco decisamente superiore.
“In Italia c’è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo. Soltanto a pochi fortunati l’età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro.” (Alberto Arbasino)
Aaaaah!!!! È il volume delle monografie??? Quando sarà ordinabile??
Volume 1 di due. Entro novembre.
Ci darai un’anticipazione del contenuto?
Fra qualche giorno. Resta sintonizzato.
I teaser, quelli belli.
Eddy, così ci vizi!!!
Se poi un giorno verranno ristampati in un edizione migliore farò come per i dischi belli, doppia e anche tripla copia .
Grazie!
Cosa intendi per “edizione migliore”? Carta, grafica, leggibilità sono assolutamente nella media (medio-alta) dei prodotti editoriali ufficiali italiani e dopo un po’ la copertina non trasmette più quella sensazione un po’ fastidiosa al tatto che dà quando il prodotto è fresco di stampa. E mi sentirei di escludere che questi volumi verranno mai ceduti a qualsivoglia casa editrice. Troppo abissale la differenza di trattamento riservata agli autori da Amazon rispetto all’editoria classica.
Mi spiace non essere presente in libreria ma d’altronde, come spiegato a suo tempo in questo stesso blog, non sarebbe stato in ogni caso possibile se anche avessi optato per la creazione di un’azienda vera e propria e non soltanto di un marchio.
Chiedo venia, ho scritto quelle righe preda di fumi alcolici e mi sono lasciato andare alla prima impressione, si , mi pareva mancasse anche di leggibilità.
Ora ,dopo averlo tenuto sottomano e sotto gli occhi per un po’ devo dire che mi ci sono affezionato e che questa stampa mi piace proprio e non la cambierei.
Anzi, sarò felice di avere anche le prossime.
Buon lavoro Eddy.
Ma figurati… Grazie per la fiducia accordatami con l’acquisto.
Bella la copertina con i 2 principi, fusione tra Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry e PRINCE…
Ciao Eddy, non vedo l’ora di averlo tra le mani, spero solo in un carattere grafico minimamente più grande perchè, sai com’e, old rockers never die but they got blind little by little
Francesco, io ‘sta storia del corpo troppo piccolo (che poi è stato anche scelto un carattere ad altissima leggibilità) proprio non la capisco e tieni presente che io pure ho una certa e che, già miope sui dieci anni, adesso un minimo comincio a essere pure presbite. Io leggo abitualmente (non conto “Audio Review” perché mi arriva in pdf) quattro riviste musicali – “Blow Up”, “Rumore”. “Mojo” e Shindig” – e sono tutte (dicasi tutte) stampate in un corpo al massimo uguale a “VMO” o se no, almeno in certe parti, più piccolo. Anche DI TANTO più piccolo. Come fai con quelle, se le leggi?
le leggo, fatico, tutto qui. c’è di peggio nella vita ma visto che il target penso (anche se mi auguro il contrario) sia quello di un lettore con qualche capello grigio un caratterino un po’ più grande…beh, aiuta, anche se capisco che poi alla fine magari vengono fuori che so, 50 pagine in più. Ciao
Il problema sarebbe stato anche quello. Cinquanta pagine in più, una rilegatura forse meno resistente all’usura del tempo, un prezzo più alto o in alternativa una rinuncia da parte mia a x soldi per copia venduta.
Grande Eddy! ti seguo da una vita. Posso chiederti una cosa? Un giudizio sono Letter to you, sono curioso…ma proprio lapidario eh…
Grazie e complimenti ancora!!
filoca
Nel contesto dello Springsteen di questo secolo e non contando l’atipico “Western Stars” è la sua cosa migliore dopo “The Rising”. Nell’insieme della sua discografia si colloca ovviamente dopo tutto quanto pubblicò fino a “Tunnel Of Love” incluso, più “The Ghost Of Tom Joad”. Imho.
sono d’accordo. i 3 pezzi vecchi sono tanta tanta roba………….
mah, se sono rimaste nei cassetti 40 anni a volte, e dico a volte, un motivo c’è. Si non sono male, ma arrivano comunque esime nella produzione del nostro. E Letter to you è sicuramente potabile, megilo di tante ciofeche che ci ha propinato negli ultimi 25 anni ma non è un disco che, a mio avviso, rimmarrà negli annali. Ha dato già molto, difficile chiedergli di più, speriamo di riuscire a rivederlo live qualche altra volta
Autolesionista Bruce sulle canzoni lo è sempre stato. Nel contesto in cui nasce il disco ci stanno ma il fatto che siano le migliori la dice lunga.
Personalmente reputo Western Stars un disco decisamente superiore.