Il 2020 ancora non è finito e già è in edicola il primo “Blow Up” del 2021. Delle sue 144 pagine dieci sono occupate da un articolo in cui, prendendo a pretesto i cinquant’anni (e un mese; ma non formalizziamoci) trascorsi dalla pubblicazione del capolavoro “No Dice”, celebro il genio dei Badfinger e ne racconto la storia: nel grande romanzo del rock, probabilmente la più triste di tutte.
P.S. – Se siete abbonati avete ricevuto in grazioso omaggio insieme al giornale il libro di Federico Guglielmi Iggy Pop – L’indomito. Se non lo siete, il volume è comunque acquistabile separatamente.
Mi sono (ri)abbonato proprio con questo numero. Il tuo articolo e il libro di Guglielmi sono stati la molla decisiva.
Ho fatto la stessa cosa, e a distanza di anni dall’ultima volta che l’ho avuta tra le mani ho ritrovato una rivista molto più godibile di quanto ricordassi (sarà pure che sono invecchiato e quindi sono meno disorientato dalla proposta). Complimenti al VMO per il pezzo sui Badfinger, mi ha commosso sul serio.