Il perfetto disco pop per questa o una qualunque delle prossime dieci-venti-trenta estati è fuori dal 4 maggio. Avrebbe potuto vedere la luce in prossimità di una a caso delle scorse dieci-venti-trenta, come del resto qualunque altro album fra la dozzina circa data alle stampe dal ’95 da quello che è fondamentalmente un duo: lui tedesco, Brezel Göring; lei francese, Françoise Cactus. Perché i loro nomi non sono sulla bocca di tutti? Perché gli Stereo Total non sono delle megastar? È una domanda che mi sono già posto in passato, ascoltando alcuni dei predecessori di “Baby ouh!”, e che mi pare più che mai attuale. Qui una radio commerciale di qualità potrebbe pescare materiali per sei mesi di playlist. L’avesse pubblicato una multinazionale (ma da quelle parti non c’è più nessuno che abbia mezzo orecchio funzionante?) per un anno avrebbe messo a posto i bilanci. Non si sarebbe trattato di scegliere il primo singolo, ma i primi… dieci? Cominciando magari con l’electrobeat di Barbe à papa (un aggiornamento di Brigitte Fontaine) e Tour de France (sono i Kraftwerk, ma sembrano i Trio) e proseguendo con la techno-yé yé di Alaska, la giocosa disco di Du bist gut zu Vögeln, la new wave pop di Babyboom ohne mich e lo shake futurista Wenn ich ein Junge wär. E poi con…
Pubblicato per la prima volta su “Il Mucchio”, n.671, giugno 2010.