
Nel numero di “Blow Up” di settembre, freschissimo di arrivo nelle edicole e nelle buche delle lettere degli abbonati, mi sono fatto riservare otto delle complessive 144 pagine per celebrare il genio dei Kaleidoscope, fra i campioni veri della psichedelia britannica probabilmente i più sottovalutati. Il sentito omaggio vede la luce nel primo anniversario (che cade il 21 di questo mese) della scomparsa di Eddy Pumer, che della band fu non solo il chitarrista ma l’autore di tutte le musiche.
…anche perché quello sui Kaleidoscope USA – diomio che band, un Altare meriterebbero – era uno dei pezzi forti dei Pikkoli Rinfreski Elettrici…
Ma ci avevi promesso un bel libriccino, ricordi, radunando e integrando le meraviglie di quella rubrica.
Io so aspettare
PS: senza nulla togliere a quelli made in UK, di cui leggeremo avidamente
vista la copertina, su prince non hai scritto nulla?
No, su Prince per “Blow Up” scrissi già un articolo piuttosto lungo nell’ormai lontana primavera del 2003.