
All’anagrafe di quella Brescia che le dava i natali questa artista giovanissima all’esordio in lungo dopo un discreto numero di esercizi preparatori (un singolo con gli Working Men’s Club prima che il leader Sydney Minsky-Sargeant optasse per un sound elettronico piuttosto che chitarristico e le strade allora si separavano; e poi un paio di EP già su Wichita e diverse altre canzoni pubblicate solo sul web: piccolo catalogo da cui riprende giusto un paio di brani) è registrata come Giulia Bonometti. È Julia Bardo da quando si arrendeva al fatto che in Gran Bretagna, dove vive da ormai diversi anni, quel cognome di quattro sillabe risultava impronunciabile a tutti. Lo pseudonimo indicazione di dove si collochino la precedente produzione e “Bauhaus, L’Appartamento”, ossia nell’ambito di un cantautorato di ascendenze folk? Bardo come sinonimo di “menestrello”? Abbastanza, siccome in queste dieci canzoni il folk è più che altro un’ispirazione, un’idea, una suggestione, un prefisso non sempre presente e cui quando c’è regolarmente bisogna aggiungere “rock”, o “pop”.
Vale per The Most, strategicamente sistemata a inaugurare essendo l’articolo più melodicamente memorabile come per la languida In Your Eyes e una Goodbye Tomorrow altrettanto astutamente, epidermica com’è, quasi quanto l’incipit, collocata a congedo. Il meglio, i brani che sul subito colpiscono meno ma sui quali si torna più volentieri, sta però nel mezzo: negli influssi velvetiani che impregnano The One e It’s Okay (Not To Be Okay), nel dream pop tendente all’inquietante di Do This To Me, una scia di feedback a suggellarlo, e Impossible, da cui, sepolti nel denso finale, emergono recitati i soli versi in italiano. È un debutto più che promettente.
Pubblicato per la prima volta su “Audio Review”, n.436, novembre 2021.
I testi sono intrisi di tristezza in bilico fra ottimismo romantico e incertezza dei tempi, ma la musica tende a prendere il sopravvento e la voce di Julia Bardo riesce comunque a tranquillizzare e rilassare.
E’ un disco adatto ad ogni stato d’animo che tu stia attraversando e ad ogni nuovo ascolto ti rapisce un po’ di più.
E ti fa sperare in prossimi capitoli …