Blow Up n.298

In edicola da un paio di giorni, il numero di “Blow Up” di marzo celebra il cinquantennale della pubblicazione del più venduto e controverso album dei Pink Floyd. Ovviamente, trattandosi di “Blow Up” lo “celebra” (potete aggiungere virgolette a piacere) a modo suo. E anch’io ho detto la mia.

6 commenti

Archiviato in riviste

6 risposte a “Blow Up n.298

  1. Rusty

    Non orrendo, ma di sicuro sopravvalutato. E quanto hanno rotto i cogl#*ni gli assoli di Gilmour?

  2. Anonimo

    Ha prevalso l’Eddy di pancia che non ha mai amato i PF post Ummagumma o l’Eddy ammorbidito dagli anni? Sempre il disco che paga il peccato capitale di avere come miglior qualità quella di suonare splendidamente? Al disco più pop dei Floyd che nell’adolescenza mi ha traghettato dal Festivalbar agli “altri suoni” non posso non voler bene.

  3. Lo andrò a comprare per vedere cosa ne scrive Eddy …

  4. DaDa

    The Dark Side è un buon disco pop. Che poi i Pink Floyd abbiano fatto di meglio (prima), credo sia assodato. Io sono grato a questo disco di avermi introdotto nell’universo di certa musica e di avermi fatto acquistare Ummagumma. Può bastare.

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