Una guida allo shoegaze in dieci dischi

La storia di una musica che egualmente respingeva e seduceva, vaporosa, granitica e magmatica, il cuore di panna di melodie ineffabilmente insidiose che batteva con metronomia post-kraut e proto-baggy sotto strati di chitarre che sventagliavano feedback piuttosto che riff. Raccontata attraverso dieci album. Qui.

https://hvsr.net/post/2023/shoegaze-for-dummies

9 commenti

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9 risposte a “Una guida allo shoegaze in dieci dischi

  1. Paolo Backstreet Iglina

    Grazie, Ma come mai nulla dei Jesus and Mary chain?

  2. Enrico Murgia

    Altra curiosità: i Moose citati all’inizio, nemmeno loro hanno trovato un posticino.

    • Avevo nove titoli che ritenevo imprescindibili. A disputarsi l’ultimo posto erano rimasti proprio Moose, Curve, Chapterhouse e Verve. Sulla scelta finale, fra Chapterhouse e Verve, ha pesato il desiderio di sottolineare come, apparentemente distantissimi, shoegaze e Britpop si siano in realtà sfiorati. E poi e comunque qualità e varietà della scrittura. “Whirlpool” è un gran disco ma, riascoltati uno dopo l’altro a tantissimo dall’ultima volta, mi è parso che “A Storm In Heaven” abbia decisamente qualcosa in più.

      • Enrico Murgia

        E come mai non citi gli A.R Kane, almeno come precursori? Gli consideri minori o fuori contesto?

  3. Stefano

    Peccato non ci siano gli Adorable!

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