House Of Love – She Paints Words In Red (Cherry Red)

House Of Love - She Paints Words In Red

Questione di tempi sbagliati: si fossero sciolti dopo la pubblicazione del secondo album, il primo su Fontana, all’apice di un successo che fu anche ragguardevole (quattrocentomila le copie vendute nel solo Regno Unito), riformandosi adesso gli House Of Love avrebbero avuto su di sé tutti i riflettori non impegnati già a illuminare il ritorno dei My Bloody Valentine. Fuori dalla scorsa settimana, “She Paints Words In Red” sarebbe stato probabilmente prima anticipato e quindi salutato come un Secondo Avvento e via con le celebrazioni. Piuttosto che dare un taglio netto a una vicenda che sarebbe stata allora raccontata con accenti da leggenda, in un fatidico 1991 in cui erano dei nuovi Smiths a un passo dal diventare dei nuovi U2 optavano invece per una sorta di implosione in moviola, prima smarrendo pezzi per strada e che pezzi – il chitarrista Terry Bickers, da sempre braccio destro del leader Guy Chadwick – e quindi, dopo un ancora grazioso “Babe Rainbow”, perdendo ogni credibilità o quasi con lo scadente “Audience With The Mind”. Alla cui altezza, e dire che non si era fatto che il ’93, al mondo – fra grunge e shoegazing, crossover e Madchester – degli House Of Love non importava in ogni caso più nulla. Reazioni all’uscita nel 2005 di un ben più che dignitoso “Days Run Away”, con il quale il sodalizio Chadwick/Bickers si ricomponeva? Zero. Si poteva sperare in qualcosa di meglio – ben otto anni dopo, in un clima comunque più propizio e dopo che qualche mese fa una riedizione superespansa del classicissimo debutto “House Of Love” aveva ottenuto una buona copertura stampa – per “She Paints Words In Red”, ma parrebbe sia una speranza destinata a venire delusa. Peccato.

Peccato davvero, perché lo avesse firmato un gruppo di esordienti si griderebbe al miracolo per “She Paints Words In Red”. Si spenderebbero e spanderebbero superlativi per cominciare per una Trouble In Mind da Paul McCartney al top e poi per l’energica eleganza di A Baby Got Back On Its Feet e il country Lost In The Blues, per il beat Money Man come per una traccia omonima languida e acidula, per una malinconica quanto suadentissima Sunshine Out Of The Rain, per una Eye Dream da fare ascoltare a Morrissey per ricordargli come si fa. Io grido al miracolo lo stesso e spero che qualcuno si fidi. Difficilmente quest’anno ascolterete del pop con le chitarre più memorabile.

2 commenti

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2 risposte a “House Of Love – She Paints Words In Red (Cherry Red)

  1. Dopo 23 anni acquisterò un nuovo album degli amati House of Love, sicuro che non stai abusando della fiducia che abbiamo in te e delle fragili menti impressionabili dei 40enni smarriti nel 3* millennio come il sottoscritto.
    Solo per capire meglio la tua chiusura del pezzo: in un confronto diretto tra questo album e quello (che mi sta piacendo tantissimo) di Johnny Marr, come li descriveresti.

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