L’invito innanzitutto è a chiudere gli occhi, a non tenere conto di una copertina di formidabile bruttezza a dispetto della beltà di chi effigia, ossia Ego Sensation, metà femminile e bassista di questo duo newyorkese completato alla chitarra da tal Dave W. E dire che in passato la medesima sigla aveva griffato alcuni lavori splendidi anche graficamente oltre che musicalmente! Non lo si ricordasse si passerebbe senz’altro innanzi e pazienza se “you can’t judge a book by looking at the cover”, perché a tutto c’è un limite. Rammentando però che il gruppo fu scoperto da tal Julian Cope – e a maggior ragione avendo ancora nelle orecchie alcuni dei migliori esempi di space rock uditisi nel nuovo secolo: penso in particolare a un omonimo album del 2010, in seconda battuta a “Flying On This Rock” del 2012 e a “So You Are… So You’ll Be”, dell’anno dopo e immediato predecessore di questo “Walks For Motorists” – si soprassiede e ci si immerge in un ascolto dal quale si riemerge quasi tre quarti d’ora dopo insieme soddisfatti e sorpresi.
La sorpresa è suscitata dal grande spazio che si ricavano i sintetizzatori in un sound in precedenza ultrachitarristico e dalla tendenza parimenti nuova ad ancorare i brani a ritmiche squadrate, pulsanti, annullandone o quasi la propensione alla jam free form. La soddisfazione dalla solidità di un programma che ribadisce in ogni caso – per quanto in forma un po’ differente e con ancora più lampanti influenze krautrock – la collocazione nell’universo psicosonico summenzionato. Applausi particolarmente convinti per i Suicide girati stoner dell’iniziale No Will, per le cavalcate alla Spacemen 3 Lead The Way e alla Neu!/Ultravox! I, Nomad e per una traccia omonima dal groove che non si può dire altro che funk.
Pubblicato per la prima volta su “Audio Review”, n.364, giugno 2015.
“No Will” sembra più un collage tra bauhaus e Julian Cope…
che poi alla fine è così minimale la cosa che ognuno potrebbe vederci di tutto…