È in edicola il numero 385 di “Audio Review”. Contiene mie recensioni dei nuovi album di Bardo Pond, Cloud Nothings, Mark Eitzel, Fufanu, Gang, Duke Garwood, Japandroids, Jens Lekman, Black Joe Lewis & The Honeybears, Moon Duo, Pontiak, Tennis, Thievery Corporation e Tinariwen e di una recente ristampa dei Grateful Dead. Nella rubrica del vinile ho scritto di Ry Cooder, Ryan Adams e Paolo Spaccamonti & Ramon Moro.
Sono d’ accordo con quanto da te scritto nella recensione del primo, omonimo, GRATEFUL DEAD su AR n.385 a parte che sei stato un po troppo duro e non hai parlato del secondo, ottimo CD dal vivo del ’66 e del bel lavoro sui suoni…
ciao Eddy sono Nico di Bologna, tuo affezionato lettore. Vorrei approfittare del tuo scibile: all’età di 46 anni, finalmente, comprerò il mio primo giradischi !!! Per anni ho comprato bootleg dei Cure, e non li ho mai ascoltati… Oggi, 2017, qual è il miglior giradischi sul mercato? O meglio, quale giradischi ha un ottimo rapporto qualità / prezzo? Certo di un tuo cortese riscontro, cordialmente saluto Nico
Ovviamente non esiste un “migliore giradischi”, al massimo un giradischi con il migliore rapporto fra qualità e costo nella sua fascia di prezzo. Per un uso domestico e non da dj, e volendo restare in una fascia di prezzo abbordabile, quella intorno ai 500 euro, in un recentissimo confronto a quattro pubblicato proprio da “Audio Review” si è imposto il Pro-Ject Debut Carbon DC Esprit SB.