Lou Reed (1942-2013)

Lou Reed

“Mi sembrava un buon inizio. Cominciare da come l’ho incontrata io per la prima volta, Lady Day, in un indimenticabile giorno dei miei quindici anni, fra i solchi di un disco dal vivo in cui Lou Reed si proclamava un “rock’n’roll animal”. Me l’avevano prestato, solo qualche giorno prima mi ero imbattuto nei Clash e avrebbe mai potuto essere la mia vita la stessa da lì in poi? Naturalmente, non avevo la minima idea di chi fosse quella tizia di cui cantava uno di cui conoscevo all’incirca lo stesso, cioè niente. A parte che il cambio d’accordo che introduce Sweet Jane, dopo la pompa magna di una Intro che c’entra deliziosamente poco con qualunque altra cosa abbia registrato costui, prima e dopo, aveva su di me l’effetto di un orgasmo. Era meglio di un orgasmo. Mi ci sarebbe voluto un po’ per scoprire che Lou Reed era uno importante (per me era in ogni caso già Dio); che era stato il leader di tali Velvet Underground; che la scaletta di “Rock’n’Roll Animal” era fatta quasi per intero di brani dei Velvet e quel quasi era Lady Day. E ancora un altro po’ per scoprire chi diavolo fosse la suddetta Signora: non un personaggio della ristretta e dolente corte dei miracoli di “Berlin” come per qualche tempo credetti.”

Da un articolo su Billie Holiday pubblicato per la prima volta su “Blow Up”, n.91, dicembre 2005,  e ripreso nel 2007 nella raccolta Scritti nell’anima, Tuttle Edizioni.

“Mi sono accostato ai Velvet Underground, durante un’adolescenza sciatta parzialmente redenta dalla scoperta della musica e da poco altro, grazie a un album non loro e a una fotografia. L’album è “Rock’n’Roll Animal”, fumigante live in cui Lou Reed rileggeva hard quattro classici della sua vellutata gioventù. Ventiquattro anni dopo rammento ancora il momento in cui la Intro è trafitta dal riff di Sweet Jane come un’epocale epifania. ”

Da “Una minacciosa innocenza”. Pubblicato su “Extra”, n.4, inverno 2002.

Ecco, volevo solo dirvi che la mia vita cambiò per sempre la prima volta che ascoltai questa cosa qui e c’è un istante preciso, a 3:19, nel quale cambiò.  Volevo solo dirvi che nulla sarebbe stato lo stesso, senza,  e che, naturalmente, non ci sarebbe mai stato un Venerato Maestro Oppure.

18 commenti

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18 risposte a “Lou Reed (1942-2013)

  1. Marco Tagliabue

    Questa mattina, del tutto casualmente, ho indossato la maglietta con la banana. Penso che la terrò anche per andare a dormire. In tanti gli dobbiamo tanto. Penso sia inutile cercare tante parole. Grazie Lou.

  2. “Lou Reed” e “Velvet Underground” sono le parole che più ci uniscono: noi che leggiamo e tu che scrivi.

  3. Rusty

    Grazie Lou. È stato bello conoscerti. Sará bello ricordarti.

  4. husker

    Rock’n’roll animal me lo regalarono quando avevo 15 anni ed ero anch’io nel pieno di un’adolescenza sciatta ed esaltata solo dalla musica. La versione (davvero barocca, ma l’ho scoperto solo un po’ di tempo dopo) di Heroin mi sconvolse. Se ne è andato un pezzo della mia vita

  5. Sunday morning, appunto.
    Ciao Lou

  6. Sonica

    Oggi non è un Perfect Day, proprio per niente 😥

  7. Francesco

    So long Lou, rimarrai per sempre nei nostri cuori e nelle nostre orecchie.

  8. Gian Luigi Bona

    Anche se non faceva un disco degno di lui da un pò ci mancherà da morire.
    Forse sbaglio ma lui e Dylan hanno fatto si che il rock smettesse di essere una musica per adolescenti.
    Senza di lui tanti di noi sarebbero delle persone molto diverse oggi.
    (Magari sta già litigando con Lester Bangs !!!)

  9. alfonso

    Il mio primo lou fu sunday morning a 15 anni, l’album con la banana comprato perché da qualche parte avevo letto che era il più importante della storia del rock o qualcosa del genere. Lo ascoltai di continuo per settimane (a quel tempo di dischi ne avevo pochini) pur non capendo una mazza di metà della scaletta. Ma da allora niente, ma proprio niente mi è sembrato davvero strano e nuovo e inaudito come quel dischetto.

  10. Enrico Murgia

    Alfonso la mia storia è uguale alla tua…e penso a quella di tantissimi altri.
    Ode a Lou Reed

    • Alfonso

      Ieri sera ho passato ore al telefono con amici a lutto, ho ricevuto messaggi pure da persone che non sentivo da mesi. Ecco, questo spiega tutto.

  11. She started dancing to that fine fine music
    Her life was saved by rock and roll…

  12. Sanaview

    Ieri sera stavo giocando con la mia bimba, in sottofondo la TV manda un video vecchissimo di Lou Reed…in un attimo ho capito. Vado su televideo e leggo. Dopo il trapianto tanti avevano capito che per lui non rimaneva molto tempo. Dico solo che è come fosse venuto a mancare un parente. Grazie di tutto.

  13. Anche per me Rock n’ Roll animal fu il primo incontro con Lou Reed: un disco non così apprezzato da Lou, ma uno dei migliori live album di sempre – insieme a The Turning Point e Waiting for columbus.

  14. Provo a sdrammatizzare con un’uscita nella sede che mi sembra la più adatta:
    È morto Lou Reed. Ora non solo Velvet è sottoterra.
    Ciao a tutti.

  15. Ieri sera appena avuta la notizia io e mia moglie non uscivamo più dal salotto, come se avessimo avuto la bara nel corridoio.

  16. Per me è stato il primo amore, il primo. E anche per me l’epifania avvenne al minuto 3:19 di Sweet Jane. Solo che di anni ne avevo poco meno di quattordici (sì, perché quando ne compii quattordici, con i soldi dei regali dei parenti, andai a comprarmi la banana, la cui copia reca ancora la data: 17 aprile 1999). Quest’anno è triste: se ne sono andati i miei due primi idoli, Lou Reed ed Enzo Jannacci. E forse ora si è chiusa definitivamente la mia adolescenza.

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