15) Garland Jeffreys – Truth Serum (Luna Park)
14) House Of Love – She Paints Words In Red (Cherry Red)
13) Grant Hart – The Argument (Domino)
12) Jonathan Wilson – Fanfare (Bella Union)
11) Arbouretum – Coming Out Of The Fog (Thrill Jockey)
10) Boards Of Canada – Tomorrow’s Harvest (Warp)
9) My Bloody Valentine – mbv (My Bloody Valentine)
8) Primal Scream – More Light (Ignition)
7) The Strypes – Snapshot (Virgin)
6) North Mississippi Allstars – World Boogie Is Coming (Songs Of The South)
5) Billy Bragg – Tooth & Nail (Cooking Vinyl)
4) Cate Le Bon – Mug Museum (Turnstile)
3) Arctic Monkeys – AM (Domino)
Grande Venerato !
Mi sarà utile per i dischi che non ho ancora acquistato.
Come al solito ma ormai non è più una novità mi trovo a pieno con i gusti del maestro, sarà forse sudditanza psicologica…resta il fatto che di classifiche se ne leggono tante in giro con artisti e nomi magari all’ultimo grido ma quella del VM a suo modo cosi’ “classica” resta per quello che mi riguarda la migliore e questi dischi sono bellissimi.
Sono d’accordo con te, magari i Primal Scream un po’ più su nella classifica li avrei messi. Secondo me hanno fatto davvero un gran disco.
Sei invecchiato, eddy :*
L’alternativa sarebbe morire, giusto?
anche se non c’entra con la classifica,voglio chiederti se hai ascoltato Memphis di Boz Scaggs e cosa te ne pare
ciao
Sono abbastanza sicuro, per non dire al 100%, che a suo tempo il distributore italiano mi abbia mandato un cd-r che, come troppo spesso mi capita, visto che non dovevo scriverne da nessuna parte ho fatto girare un’unica volta e poi mi sono letteralmente dimenticato di avere. E che adesso non trovo più. 😦
le classifiche sono sempre un gioco personale e sono intriganti da vedere proprio per questo, quello che mi ha sorpreso però è il primo posto dei Wolf People. Di questi giovani ho apprezzato molto il loro primo lavoro ma questo “Fain” mi era sembrato troppo datato come suono, proprio nel senso “cattivo” del termine. Proverò a riascoltarlo meglio… Per il resto, lunga vita alla musica; solo una curiosità, non ti è piaciuto l’ultimo album di Colin Stetson?
Comincio dal fondo: sì, Colin Stetson mi è piaciuto. Quanto alla scelta dei Wolf People come disco dell’anno ha voluto anche essere una provocazione. Non c’era in realtà un album che mi abbia colpito nettamente di più degli altri finiti in lista. Ho optato per i Wolf People per rimarcare come i pochi artisti davvero giovani che hanno prodotto qualcosa di rimarchevole nel 2013 – è il caso anche di Cate Le Bon, è il caso soprattutto degli Strypes – vivano paradossalmente nel passato molto più del cinquantenne che sono io. Lo stato delle cose è questo e allora, coerentemente, voto migliore uscita del 2013 un disco che nel 1973 sarebbe sembrato sorpassato dai tempi.
parlando di giovani a me è piaciuto molto King Krule con il suo “6 Feet Beneath The Moon”, un bel ponte fra passato e presente. Speriamo comunque che il futuro ci riservi molta musica buona. Un brindisi e buon anno…
Concordo con te su King Krule, anche se non è sulla classifica del VM, complimenti per quella magnifica copertina di quel magnifico disco di quello che è il mio gruppo preferito di tutti i tempi, i thin White rope, magari diamo spunto al maestro per ricordarli qui sul blog
ci sono dischi che non si possono dimenticare…
ahem…
https://venerato-maestro-oppure.com/?s=thin+white+rope
Al sedicesimo posto ci sarebbe stato 13 vero?
No, non direi. In una lista di venti poteva starci però. In una di venticinque ci sarebbe stato senz’altro.
Io l’ho adorato, ma sui BS con ozzy sono di parte. E pure black joe Lewis, altra bella scoperta fatta da queste parti
Grazie Giancarlo, chiedo scusa…
ma ti pare 🙂 un saluto da un altro fan terminale dei TWR 😀
Grazie Eddy, è la raccolta più interessante che ho trovato del 2013… gli anni ti hanno un po’ addomesticato e non lo trovo un difetto anzi.
Mi incuriosice la grandissima discrepanza tra testate anche relativamente affini, senza voler suscitare tensioni, come Blow up, Mucchio, Rumore ma anche Ondarock. Non è la prima volta ma ho l’impressione che negli ultimi anni definire una playlist sia sempre più difficile e improbabile, mancano i capolavori e ci sono tanti dischi interessanti.
L’ultimo capolavoro per me è stato Sufian Stevens …Illinois – 2005 – forse in tempi relativamente recenti anche PJ Harvey con Let England shake e forse forse Jonatan Wilson con Gentle spirits; ne ho persi sicuramente altri (anzi sono album che mi vengono alla mente al volo senza ricerca)… ma in generale mi pare che la situazione sia quella: mancano i capolavori. Nel 2013 mi sono appassionato ad ascoltare gli album di Bill Fay, Sharon Van Hatten, Goat e Goodspeed… ; belli ma lontani dai masterpiece.
L’amico Guglielmi mi ha convinto a ri-abbonarmi a Blow up, già avvalorata dalla tua penna, ma mi spiace constatare che questa testata tenda a rifugiarsi nell’elettronica come per cercare strade diverse senza però grandi soddisfazioni, certo belli i Boards of Canada ed i Flaming lips versione secondo millennio, molto meno convinto sono di Fire!.., Denseland,…; ma in ogni caso nessuna straordinaria sorpresa; il Mucchio e Rumore restano ancorate a stili rock e affini, ma non mi pare che nessuno abbia ripescato dal 2013 qualche capolavoro.
Quasi quasi per trovare qualcosa di simile a un capolavoro mi tocca rifarmi a Wolf People, che però come dici giustamente tu avrebbero potuto scrivere un album del genere più di 30 anni fa’.
Stiamo invecchiando o mi sto perdendo qualcosa?
Grazie per la tua presenza, un solido riferimento per me.
Ciao Eddy, dopo averti letto per anni sulle riviste è la prima volta che intervengo sul tuo spazio. Finalmente una lista di fine anno interessante che se ne sbatte di Pitchfork, Arcade Fire, Daft Punk e di tutte le mode del momento. Strypes e House Of Love mi sono piaciuti tantissimo. Ma anche Excitements, Black Angels, King Khan, Black Joe Lewis, Night Marchers, Woggles, Purling Hiss e tanti altri in cui il vecchio sano r’n’r s’accoppia ancora con bella vigoria con Blues, Soul, Psichedelia, Punk, Pop, Garage. Tutti generi nati 50 anni fa? Vero! E dove sarebbe lo scandalo?
La mia lista 2013 è questa, premesso che non ho ancora avuto modo di acquistare i wolf people e jonathan wilson (e tantissimi altri). Continuo a considerare il disco di nick cave di grande livello, che cresce moltissimo con gli ascolti. Al VM non è piaciuto?
Segnalerei quello degli hiss golden messenger, un bellissimo lavoro di country folk psich. Sempre a grandissimi livelli fuck buttons e arbouretum.
Mi aspettavo molto di più da anna calvi. E sì, a me i daft punk sono piaciuti tantissimo.
nick cave, push the sky away – 9/10
fuck buttons – slow focus 8,5/10
arbouretum – coming out of the fog 8,5/10
hiss golden messenger – haw 8/10
daft punk – random memories 8/10
akron/family – sub verses 8/10
unknown mortal orchestra, II – 7,5/10
arctic monkeys – am 7,5/10
pond – hobo rocket 7,5/10
mark lanegan – imitations 7/10
arcade fire – reflektor 7/10
fuzz – fuzz – 7/10
anna calvi – one breath 6/10
eels – woderful glorious 6/10
devendra banhart – mala 5/10
Sto forse ancora un po’ patendo l’overdose che di Nick Cave feci qualche anno fa, quando si trattò di scrivere un chilometrico articolo per “Extra”, e l’ultimo l’ho sì ascoltato ma senza che scoccasse una scintilla di amore vero. Buono è buono, ma non mi è parso uno degli apici della sua carriera. Poi magari fra qualche anno lo rifaccio girare e mi illumino di immenso, non potrei certo escluderlo.
Più leggo i commenti a questo post e più mi chiedo perché nessuno consideri “Reptile Brain Music” degli Imperial State Electric.
Io perché (confesso) non l’ho proprio ascoltato.
Immagino che tu abbia altri impegni auricolari più pressanti e graditi, però, se ti capita, magari ne trai giovamento e sorpresa anche tu. Io l’ho trovato un gran bel disco da cima a fondo e che regge la prova dei ripetuti ascolti, anche consecutivi, ma visto che la proposta non è nulla di innovativo, è anche una faccenda di gusti. Ecco, il sasso l’ho lanciato. 🙂
Gli Imperial State Electric sono piaciuti anche a me, meno punk e più hard rispetto agli Hellacopters. un disco assimilabile uscito quest’anno è Blades Of Grass dei Dirty Streets: rumoroso e divertente!
Gran bella lista, almeno nei titoli che sono riuscito a ascoltare.
I migliori per me sono stati, tra novità e ristampe, Bowie, Primal Scream, MBV, Waterboys e Bob Dylan con il suo magnifico self portrait revisitato.
A questo proposito, visto che da queste parti se ne è discusso parecchio (di Dylan e dei suoi dischi) sparo anche io la mia dicendo che vale almeno 10 tempest
Ecco la Top 5 di Conventional Records: 4 (+ 1) in comune con il Venerato.
http://conventionalrecords.wordpress.com/2014/01/19/top-5-2013/
Venerato Maestro continuo a non capire la scelta di Fain con migliore disco del 2013. Il bello è che ho fatto come ai vecchi tempi: comprato il vinile quasi a scatola chiusa dopo aver letto la tua recensione.Sarà una provocazione ma sinceramente in un ambito d’ispirazione seventies l’ultimo di Jonathan Wilson (anche se inferiore a Gentle Spirit) e quello di Steven Wilson li considero di gran lunga superiori.
No, non sono d’accordo. Ma non è un dramma, no? Qualche volta dovrà ben capitare. Ciò detto, sì, ribadisco: al netto del fatto che lo trovi comunque un grande album è stata una scelta anche provocatoria.